Incontro SIMM
Empatia Ottimismo Dedizione Ascolto Presenza Lottare Assieme Responsabilità
22 Settembre 2010, Bologna
Oggi, la possibilità che si instauri e cresca una relazione medico-paziente soddisfacente è affidata a doti personali che non sono coltivate nel percorso formativo del medico, non sono contemplate dal paradigma organizzativo del Sistema Sanitario Nazionale, tuttavia costituiscono, in misura sempre più evidente, un elemento determinante di qualità della efficacia terapeutica e del servizio. Che tipo di risorse rendono disponibili tali competenze «umanistiche»? Dove si trovano, come si individuano, come si sviluppano, come diventano leve gestionali per l’organizzazione? Può un welfare essere costruito su quello che serve per curare i pazienti?
La Sanità al di fuori dei luoghi comuni
Responsabilità Empatia Ottimismo Etica
Dedizione Ascolto Lottare Assieme
- La possibilità che si instauri e cresca una relazione medico-paziente soddisfacente è affidata a doti personali che non sono coltivate nel percorso formativo del medico, non sono contemplate dal paradigma organizzativo del Sistema Sanitario Nazionale, tuttavia costituiscono, in misura sempre più evidente, un elemento determinante di qualità della efficacia terapeutica e del servizio.
- Che tipo di risorse rendono disponibili tali competenze «umanistiche»? Dove si trovano, come si individuano, come si sviluppano, come diventano leve gestionali per l’organizzazione? Può un welfare essere costruito su quello che serve per curare i pazienti?
- Tra vocazione personale e nuovi contesti sociali, il medico sempre più deciso a fare meglio, si pone come interlocutore, a volte come protagonista, di molte «storie» vissute sempre portando un messaggio di assoluto coinvolgente ottimismo.
- Vi è l’intenzione di mettere gli uomini coinvolti nella storia al centro del maggior numero di conoscenze e di percorrere tutti i fiumi possibili per arrivare allo splendido mare dove si migliora il destino dell’umanità, grazie a quelle che Atul Gawande chiama «devianze positive» e noi potremmo nominare «isole di buona sanità».
- Frutto dell’impegno di ogni uomo-medico di buona volontà, possono porre la medicina fuori dalle polemiche sterili dal sapere saputo, dall’autoreferenzialità dei clinici alla ricerca della propria eccellenza, in una dimensione in cui ci si prende cura delle persone come principio ispiratore, come scopo, come valore.